Regione Lombardia, la Commissione Territorio dà il via libera alla riforma del trasporto pubblico locale
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- 13 novembre 2025 Attualità Dalla Regione
Il progetto di legge rivede la normativa del 2012 e punta a rafforzare governance, integrazione, innovazione e sostenibilità in Lombardia
Una riforma che ridisegna il sistema del Tpl
La Commissione Territorio del Consiglio regionale della Lombardia ha espresso parere favorevole, a maggioranza, alla riforma del trasporto pubblico locale. Il via libera è arrivato nella seduta del 13 novembre, presieduta da Jonathan Lobati (FI), e rappresenta il passaggio decisivo prima dell’approdo in Aula. Il progetto di legge riscrive in modo profondo la legge regionale 6/2012, con l’obiettivo dichiarato di modernizzare la governance del settore, promuovere l’integrazione tariffaria e favorire una gestione più efficiente e sostenibile dei servizi.
Le novità principali: governance più solida e integrazione digitale
Al centro della riforma c’è una riorganizzazione delle competenze tra Regione, Province, Comuni e Agenzie del Tpl. Il nuovo impianto rafforza in modo significativo il ruolo della Regione Lombardia, che assume una funzione più ampia di coordinamento e programmazione. Tra gli elementi cardine vengono introdotti:
- la promozione della bigliettazione elettronica e dell’integrazione tariffaria;
- strumenti premiali e sanzionatori per incentivare la qualità del servizio;
- tutele specifiche per il personale coinvolto nei passaggi di gestione;
- una revisione complessiva del sistema delle Agenzie del Tpl, che non saranno più partecipate dalla Regione.
Il testo prevede inoltre norme dedicate ai servizi taxi e stabilisce che il contingentamento delle autorizzazioni per il noleggio con conducente sarà programmato direttamente dalla Regione.
Le posizioni politiche: tra sostegno convinto e richieste di miglioramento
Il relatore della riforma, Marco Bestetti (FdI), ha definito il provvedimento «una scelta di responsabilità e una visione chiara per una Lombardia più accessibile e sostenibile». Bestetti ha sottolineato come la riforma punti a mettere al centro i cittadini, semplificando la governance e favorendo l’integrazione tra mezzi pubblici e nuove forme di mobilità. Parole di elogio sono state rivolte anche all’assessore ai Trasporti, Franco Lucente, per il lavoro tecnico e politico portato avanti negli ultimi mesi. Dall’opposizione, invece, arrivano osservazioni critiche. Luigi Ponti (PD) ha espresso insoddisfazione per l’impianto complessivo, spiegando che «le aspettative erano più alte» e che il testo «non introduce elementi davvero innovativi in grado di rispondere alle criticità strutturali del Tpl lombardo». Ponti ha però ricordato che l’Aula potrà essere l’occasione per ulteriori approfondimenti e aggiustamenti.
Gli emendamenti approvati e i prossimi passaggi
Nel corso della seduta sono stati approvati 41 emendamenti, frutto del lavoro congiunto di maggioranza e opposizione. Le proposte presentate erano circa un centinaio: il dato, sottolineano fonti consiliari, riflette la complessità della materia e la volontà di intervenire in modo puntuale su molti aspetti della riforma. Conclusa la fase in Commissione, il progetto di legge è ora atteso in Consiglio regionale per il voto definitivo. La maggioranza punta a chiudere l’iter nelle prossime settimane per mettere in campo, già dal 2026, la nuova architettura del trasporto pubblico locale lombardo.
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Redazione